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L'ultimo tratto della vita terrena di Gesù è indicibilmente duro e doloroso. Ogni passo da Lui compiuto, dal Monte degli Ulivi al Monte Calvario, fa parte del disegno salvifico previsto dal Padre, per giungere al perdono universale. Ogni sofferenza di Gesù getta il seme per la gioia e la redenzione futura dell'umanità, è occasione di supremo insegnamento e riconciliazione. La Chiesa conserva con memoria viva, affettuosa e dolorosa, le parole e gli avvenimenti delle ultime ore di Gesù. In quel cammino si cela il mistero della Fede, della resurrezione e dell'infinito amore. L'amore che non muore - La Via Crucis Sindonica di Angelo Russo è un valido supporto per la preghiera. Il testo va inteso non nel modo tradizionale; tra le righe si cela il chiaro invito ad andare oltre l'evento della morte, esiste un'analogia molto chiara tra il dolore di Gesù Cristo, nei suoi ultimi momenti, e gli ultimi istanti sofferenti dell'essere umano, anche lui condannato ad abbracciare la sua Croce.